Luglio 2019
Cabo de Gata con bambini / tra spiagge selvagge e deserto
La riserva naturale di Cabo de Gata è una meraviglia inspiegabilmente poco nota. Abbiamo esplorato i suoi paesini, il deserto e le spiagge per una settimana, prima di dedicarci alle belissime città Andaluse. Elio e Filippo entusiasti!


Il mare crisitallino non ha nulla da invidiare alla Sardegna e le spiagge sono spettacolari e selvagge. I piccoli pueblos bianchi sono rimasti identici a quando, negli anni 60’, Sergio Leone li scelse come location dei suoi capolavori.
Ci siamo andati in Luglio, alloggiando in un cortijo isolato con vista a 360 gradi sul deserto circostante. Un luogo magico dove al tramonto i coniglietti selvatici fanno capolino dalle tane e la notte, muniti di torcia, abbiamo passeggiato nel silenzio del deserto sotto un cielo rischiarato da milioni di stelle.
Di giorno ci siamo dedicati alle spiagge più facilmente raggiungibili ed adatte ai piccoli. Nessuna è attrezzata (è una riserva naturale!) niente ombrelloni o sdraio a noleggio, docce o bar. Occorre portarsi tutto quello di cui si può avere bisogno.
Temperature (fine Luglio): di giorno le massime si aggirano sui 35 gradi, ma il clima è secco e in spiaggia soffia sempre una leggera brezza. La sera le temperature scendono rapidamente dopo il tramonto, serve la felpa.
Ecco una personalissima classifica delle spiagge piu belle:
No. 1 - San Pedro
Si può raggiungere via terra, lungo un accidentato sentiero (da evitare con i bambini) o via mare, prendendo un gommone da Las Negras. Ci sono due compagnie che offrono il traporto per pochi euro, una direttamente sulla spiaggia da cui partono i gommoni, l’altra nel paese. Non serve prenotare, basta andare in spiaggia, acquistare il biglietto ed attendere che ci sia un numero sufficiente di passeggeri (nel nostro caso l’attesa è durata 5 minuti).
La spiaggia è di sabbia dorata e degrada dolcemente. La baia è protetta dal vento, il mare calmo e bellissimo, trasparente e pulito. Sul lato sinistro della baia ci sono delle rocce perfette per lo snorkeling.
Isolata dal mondo, San Pedro è poco affollata ed è frequentata anche da naturisti. Alle spalle della spiaggia, tra le rovine di un castello, una vecchia casa e varie capanne di legno, vive una comunità hippie (disciplinata e gentile coi visitatori). Ci sono due piccoli bar improvvisati dove si possono acquistare bevande.


No. 2 (No. 1 secondo Filippo) - Los Muertos
Si raggiunge con una passeggiata di 20 di minuti dal parcheggio più vicino (molto ampio). Il sentiero é facile ma per brevi tratti ripido, Elio (5 anni) lo ha percorso senza difficoltà, ma non è adatto ai passeggini.
Sul lato destro della baia ci sono due spettacolari rocce verticali che offrono un’ampia e fresca ombra naturale. La spiaggia è di sassolini bianchi piccolissimi e l'acqua, trasparente, già profonda a pochi metri dalla riva. Non é adatta ai più piccoli ma perfetta per i bambini che sanno nuotare.
La spiaggia è ottima anche per lo snorkeling, nelle vicinanze dei faraglioni ci sono tantissimi pesci di forme e dimensioni diverse.


No. 3 - Playazo (e caletta del Playazo) di Rodalquiar
La spiaggia, di sabbia dorata, si raggiunge percorrendo una stradina di un paio di chilometri dal villaggio di Rodallquiar (molto carino, vedi sotto), lungo il tragitto si incontrano le rovine di una torre cinquecentesca e un palmeto. C’è un piccolo parcheggio a ridosso della spiaggia, nel weekend si riempie (non in settimana) per cui si viene invitati dalla polizia locale a parcheggiare lungo la strada e ad incamminarsi a piedi fino alla spiaggia.
La vista è molto bella, con la mole di un castello settecentesco (Castillo di San Ramon) che si staglia sulla sinistra. E’ sabbiosa e degrada molto, molto dolcemente, per cui è perfetta per i piccoli.
La spiaggia principale è lunghissima, mentre la caletta, appena sotto il castello, è più piccola, separata dal Playazo da uno sperone di roccia bianchissima. Non c’è ombra naturale, per cui bisogna portarsi un ombrellone o una tenda, lo spazio non manca….


No. 4 - Los Genoveses
Spiaggia che prende il nome dai genovesi che qui sbarcarono all'epoca della Reconquista.
Per raggiungerla si può prendere una navetta dal vicino paese di San Jose (che passa di rado ed è superaffollata) o lasciar l’auto nel parcheggio interno all'area protetta. Si riempie presto al mattino, se si arriva tardi si può parcheggiare appena fuori dall'ingresso della riserva e percorrere per una ventina di minuti un sentiero largo e facile, passeggiando tra agavi e cactus.
La spiaggia, di sabbia dorata ha la forma di una mezzaluna ed è lunga ed ampia. L’acqua è cristallina e non diventa mai profonda! Perfetta per i bambini, meno per farsi una nuotata….
Sul lato sinistro della spiaggia degli alberi offrono una piacevole ombra, a pochi passi dal mare.


Da vedere nei dintorni
Rodalquilar è un piccolo e delizioso paesino di casette bianche che sembra uscito da un film. Un tempo ospitava i lavoratori delle vicine miniere d’oro, adesso, sulla via principale ci sono diversi ristoranti e qualche negozietto. C’è anche una panetteria fantastica e, proprio di fronte, una gastronomia che vende prodotti locali.
Le miniere abbandonate, all’uscita del villaggio, possono essere visitate e ospitano un piccolo ma interessante museo geologico (attenzione agli orari, non è sempre aperto).
Cortijo del Fraile
Convento abbandonato, nel silenzio del deserto, lo si raggiunge percorrendo una strada sterrata tra colline basse, agavi e cactus. Ci siamo andati al tramonto, è un luogo molto suggestivo. Qui si svolsero gli eventi che ispirarono “Le nozze di sangue” di Garcia Lorca e qui Sergio Leone ha girato una delle scene più famose de “Il buono, il brutto e il cattivo”.
La città di Mojacar anche se celebrata dalle guide non vale il viaggio, troppo turistica, non ha il fascino autentico degli altri pueblos blancos.
Mini Hollywood
Nel deserto di Tabernas, a meno di un’ora d’auto dalle spiagge di Cabo de Gata.
E’ il villaggio western costruito da Carlo Simi, scenografo di Sergio Leone, qui si è fatta la storia del cinema: Leone ci ha girato la trilogia del dollaro. Al termine delle riprese de “Il buono, il brutto e il cattivo” l’area è stata trasformata in un parco tematico. Vale una visita, nei dintorni ci sono altri set western, ma non hanno la stessa importanza cinematografica di Mini Holliwood e sono meno adatti ai bambini.
Elio e Filippo si sono divertiti moltissimo a passeggiare per le vie polverose del villaggio, dove tutti gli edifici sono accessibili: il saloon, l’ufficio del telegrafo, la bottega del maniscalco…. Ad orari prestabiliti, nella piazza principale si può assistere ad uno spettacolo con stuntmen. Non lontano dal villaggio, compresi nel biglietto d’entrata, ci sono anche una grande piscina per rinfrescarsi ed un piccolo zoo.




