Ottobre 2019
Kruger con bambini / e Blyde River Canyon
Dopo tanti viaggi di lavoro a Johannesburg e racconti di safari di amici Sudafricani, non vedevo l’ora di portarci Elio e Filippo.
Il viaggio è facile da organizzare, tra i grandi parchi africani il Kruger è forse l’unico che si può esplorare in autonomia (self-drive senza guida) e sicurezza con bambini piccoli.
È immenso, la superficie di un piccolo stato, con pochi giorni a disposizione (3 per l’esattezza) abbiamo deciso di limitarci alla zona a sud del fiume Sabie, la migliore per quantità e varietà della fauna. È anche l’area più visitata, ma lasciando le strade asfaltate e percorrendo lo sterrato ci si trova subito soli…con rinoceronti, giraffe, bufali ed elefanti.


Come arrivarci
Da Cape Town, dove abbiamo trascorso qualche giorno, abbiamo volato su Johannesburg e noleggiato un’auto. Vicino al Kruger ci sono dei piccoli aeroporti, ma il viaggio on the road da Johannesburg merita, per il paesaggio, per la possibilità di fermarsi in qualche cittadina interessante a mangiare ed esplorare il Blyde River Canyon (vedi sotto). Anche Johannesburg merita una visita di almeno un paio di giorni.
Per spezzare il viaggio, il nostro volo da Cape Town arrivava a Johannesburg di sera) abbiamo dormito in un bel lodge non lontano da Middlesbrough.
Quando andare
Noi siamo andati in Ottobre, alla fine della stagione secca. Le temperature variavano dai 35 gradi (non afosi) del primo pomeriggio ai 15 della sera. In Ottobre comincia a piovere, ma sono temporali di breve durata e la vegetazione ancora rada favorisce gli avvistamenti. In autunno si possono incontrare anche tantissimi cuccioli nati da poche settimane.
In generale i mesi da preferire sono Aprile-Ottobre, mentre la stagione delle piogge, umida, afosa (e malarica) è da evitare. La vegetazione più rigogliosa permette agli animali di nascondersi meglio, i felini e gli animali di piccola taglia sono più difficili da vedere.
Dove dormire
Si può dormire all’interno del parco, in uno dei camps statali. Le sistemazioni sono molto spartane (bungalows tipo campeggio) ed economiche. Vanno a ruba, in particolare nei camps a sud del parco, quindi occorre prenotarle con almeno 2-3 mesi d’anticipo. Il vantaggio principale è che al mattino non si deve accedere al parco attraverso i gates esterni. Al tramonto il Kruger chiude i battenti e se non si è fuori prima della chiusura si viene multati…. Alcuni camps hanno la piscina e tutti hanno dei piccoli supermercati, se si decide di dormire nel parco è però meglio rifornirsi prima all’esterno perché l’offerta di prodotti è molto limitata.
Se si hanno più giorni a disposizione (almeno 5) vale la pena trascorrere le notti in diversi camps per esplorare le diverse zone del parco. Un camp molto bello, per la posizione, è il Lower Sabie. Il ristorante, dove abbiamo pranzato, ha una bellissima terrazza con vista fiume ed ippopotami.
Noi abbiamo preferito dormire all’esterno del parco, dove si trovano lodge di grande comfort con piscina ma comunque immersi nella natura (Kudos e Impala pascolavano a pochi metri dalla nostra terrazza). In ottobre al Malenane gate, quello piu vicino al nostro lodge, non abbiamo trovato mai coda (al massimo un paio d’auto). Avevamo acquistato online i biglietti d’ingresso il che ha reso la procedura al gate ancora più rapida.
Le prenotazioni per alloggi ed ingressi al parco si fanno tutte sul sito ufficiale del parco: https://www.sanparks.org/parks/kruger/




Self Drive o Safari?
Tutti e due.
L’esperienza del self-drive è da fare assolutamente, la sensazione di trovarsi soli, a tu per tu con, rinoceronti, scimmie, giraffe ed ippopotami è imperdibile, non solo per i piccoli.
Si sente spesso che le strade del Kruger sono asfaltate e che quindi non occorre un 4X4, in realtà le strade asfaltate sono da evitare, bisogna percorrere le stradine secondarie di terra rossa dove ci sono pochissime auto e si può restare a contemplare gli animali per tutto il tempo che si desidera.
Abbiamo avvistato più animali in self drive che in safari. Il safari con guida va comunque fatto per poter avvistare i grandi felini (leone e leopardo) che, salvo colpi di fortuna, sono più difficile da incontrare. Le guide (che sono tutte autorizzate dal parco e guidano dei veicoli scoperti, alti, fatti apposta per i safari) sono in contatto telefonico tra di loro, si scambiano informazioni su dove trovare leoni e leopardi ed hanno l’occhio allenato (anche se il primo leopardo della giornata lo ha avvistato Filippo…).
I safari di gruppo organizzati direttamente dal parco sono i più economici, ma non accettano bambini piccoli. Con bambini che non hanno compiuto 6 anni bisogna prenotare un safari privato, con un intero veicolo ed una guida a disposizione. Costa di più ma l’esperienza è più personalizzabile e godibile, si possono dare indicazioni sugli animali che si vogliono avvistare, su quando e dove fermarsi per mangiare etc.. Il costo dei safari privati si aggira tra i 200 ed i 300 USD al giorno.
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Cosa Portare nel Parco
Binocolo, serve per vedere gli animali quando sono lontani dalla strada e i bambini si divertono ad usarlo.
Maglione e vestiti leggeri. Le variazioni di temperatura sono importanti, al mattino può far freddo.
Antizanzare, se si visita il parco in periodo “malarico”. Le zanzare portatrici della malaria sono notturne, il rischio di essere punti c’è solo a partire dal tramonto.
Bevande e merendine, dall’auto si può scendere solo nei camps.
Mappa cartacea (la consegnano ai gates) e mappa offline scaricata sull’app Google Maps (spesso nel parco non c’è copertura, ma il GPS funziona sempre).
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Il Blyde River Canyon
Lo abbiamo visitato in mezza giornata, viaggiando verso il Kruger. È un immenso e spettacolare canyon immerso in una rigogliosa foresta pluviale. Con i suoi profumi ed i sui colori, il suono dell’acqua e degli uccelli…è perfetto per sentirsi dei piccoli Livingstone. La visita è facile, basta percorrere la route 532 (chiamata anche Panorama route) e fermarsi nei vari punti d’osservazione, tutti ben segnalati. I più spettacolari sono gestiti dal personale del parco e occorre acquistare un biglietto d’entrata ai vari gates. Si parcheggia e si passeggia lungo sentieri attrezzati che sono facilmente percorribili anche con bambini (ma non in passeggino). In alcuni punti ci si limita ad ammirare le gole del canyon ed il bellissimo panorama, in altri ci si può avventurare nella natura, lungo i percorsi segnalati. Con una mezza giornata a disposizione ci siamo limitati a 5 punti sosta (ce ne sono una dozzina). Da non perdere:
-le Bourke’s Luck Potholes, dove si può passeggiare su ponti di legno attraverso gole rocciose e vasche d’acqua (non si può fare il bagno ma ci si può rinfrescare).
-il Three Rondavels ViewPoint e la God’s Window per contemplare il panorama.





