Luglio 2017
Bosnia e Montenegro con bambini/ due settimane on the road
Il nostro road trip con Elio e Filippo, due settimane attraverso luoghi vicini ma ancora misteriosi, dove culture e religioni si fondono nei sapori e nelle architetture, tra montagne, foreste e mare cristallino
Atterrati a Dubrovnik e presa l'auto ci siamo subito messi in viaggio per Mostar. Poi siamo stati a Sarajevo, Kotor, Sveti Stefan (1 settimana) e siamo ripartiti da Dubrovnik.
DAY 1-2 - Mostar
L'abbiamo raggiunta da Dubrovnik percorrendo la strada M6, attraversando boschi e vigneti. Con le sue architetture ottomane ed il bel ponte ad arco, Mostar è un luogo suggestivo ma anche molto frequentato. È più godibile la sera, quando le stradine del centro sono meno affollate.
Di giorno, per racimolare qualche spicciolo, i ragazzi del posto si tuffano dall'altissimo Stari Most, commissionato da Solimano il Magnifico, distrutto durante la guerra di Jugoslavia e poi ricostruito. Per ammirare il ponte ed i tuffatori lontano dalla folla entrate nella piccola moschea Koskin-Mehmed Pasha. La vista dal bel giardino è magnifica.
Sulle stradine ciottolate il passeggino è inutilizzabile meglio lo zaino porta bambini o il marsupio.
Per dormire c'é la bellissima Muslibegovic House, una casa ottomana del 1600. Da visitare anche se non ci alloggiate.
DAY 2-3-4 - Sarajevo
Da Mostar, percorrendo la poco battuta strada E73 si raggiunge Sarajevo in circa 3 ore, attraversando boschi, fattorie e piccoli villaggi.
Sarajevo è una città bellissima, adagiata in una valle circondata dalle montagne. E’ cosmopolita da sempre, le sue architetture, le sue moschee, chiese e sinagoghe racchiudono l’essenza dei Balcani. Imperdibile il punto d’incontro tra il quartiere ottomano e quello asburgico in Ferhadija St. dove con basta girarsi di 180° per passare con lo sguardo dalla Turchia all'Austria. E' indicato sulla strada con la scritta "Sarajevo meeting of cultures".
Non ci sono luoghi espressamente dedicati ai bambini, ma il centro è in larga parta pedonale ed Elio e Filippo si sono divertiti a passeggiare nei giardini e nei freschi cortili delle moschee, nelle viuzze del quartiere turco, esplorando le enormi sale del bellissimo palazzo Vijećnica, in stile moresco, dove si può correre e giocare a nascondino.
Fuori dal centro, da non perdere, il Museo di Storia della Bosnia Erzegovina. Si trova in un bell'edificio modernista dalle linee essenziali, appena fuori dal centro. L’esposizione dedicata agli anni dell’assedio è interessante e coinvolgente ed è quella che più ha colpito Filippo.
Vicino alla pista dell’aeroporto merita una visita anche il tunnel che durante l’assedio collegava la città all'esterno. Oggi ospita una mostra sulla guerra di Jugoslavia, con filmati ed audio. Interessante e adatta ai bambini (niente contenuti impressionanti). C’è anche un’audioguida in Italiano, ma è piuttosto noiosa e non aggiunge granché alle didascalie.
Anche se ci sono diversi boutique hotel in centro, abbiamo preferito sistemarci appena fuori città al Sarajevo Hotel Hills http://hotelhills.ba. Con le sue camere spaziose ed aree gioco è un hotel adatto a chi viaggia con bambini (molto frequentato da famiglie del Golfo in vacanza). Dall’hotel si può accedere ad un parco acquatico (gratuito per gli ospiti dell’hotel) con scivoli e piscine, perfetto per rilassarsi dopo aver esplorato la città.
DAY 6-9 Kotor
Arrivando da Sarajevo e attraversando il confine tra Bosnia e Montenegro a Šćepan Polje si percorre, in Montenegro, una strada bellissima che si snoda tra le foreste, i fiumi e le montagne del parco naturale di Durmitor (strada M18). Ai bordi della strada gli agricoltori vendono i loro prodotti.
Proseguendo verso sud in direzione di Kotor, prendete poi la M6 in direzione di Nikšić ed infine la P11. Dai punti panoramici della P11 si vedono le Bocche di Cattaro in tutta la loro straordinaria bellezza, dal punto più interno fino al mare aperto. E’ una vista eccezionale, che da sola vale il viaggio. Scesi dall'auto, siamo rimasti in silenzio a contemplare il panorama (anche Elio e Filippo per quasi 5 minuti!). Meglio arrivarci nel tardo pomeriggio quando il paesaggio si colora delle luci calde del tramonto.
Continuando in direzione di Kotor ci siamo fermati a Perast, che merita una breve visita. Qui oltre alla alla minuscola cittadina con le sue architetture veneziane (colonia di Venezia, fu l’ultima città ad accettare la fine della Serenissima), si può fare una gita fino alle due vicine isolette di San Giorgio e della Signora dello Scoglio. Non c’è molto da vedere ma il breve viaggio in barca può essere divertente per i piccoli.
Siamo poi arrivati a Kotor in serata. La città è un piccolo gioiello, una Dubrovnik in miniatura. Il centro, all’interno delle mura, è pedonale, perfetto per i bambini che possono correre e giocare tra i palazzi di pietra bianca, le antiche chiese e i vicoli pittoreschi. In città vivono tantissimi gatti, di cui si occupano gli abitanti ed i negozianti della città. In ogni piazzetta, ad ogni angolo si incontrano gatti e gattini che si lasciano accarezzare e coccolare. C’è persino un piccolo museo dedicato ai piccoli felini, un po’ kitsch ma divertente.
A Kotor è bello dormire all'interno delle mura, ci sono diversi boutique hotel, così da godersi la città anche la sera e passeggiare tra le sue stradine illuminate dalle lanterne, assistere agli spettacoli degli artisti di strada.
ario.
DAY 6 -13 Sveti Stefan
Per la nostra settimana di mare montenegrino abbiamo scelto la zona di Budva e Sveti Stefan. Abbiamo affittato una casa in pietra nel paesino di Kuljace, con una bellissima vista sulla baia di Budva. Kuljace è tra i pochi villaggi non toccati dal boom edilizio ed è a 15 minuti dalle spiagge più belle del Montenegro. Su Airbnb si trovano diverse case.
A Sveti Stefan, di fronte al lussuoso ed iconico Sveti Amman, l’antico villaggio di pescatori trasformato in hotel, c’è una bella spiaggia sabbiosa, separata in due dal ponte che conduce all’isolotto di Sveti Amman. Da un lato è possibile accedere prendendo lettini piuttosto cari (attorno ai 50 Euro, dipende dalla fila), ma la spiaggia è molto affollata e non vale il costo.
L’altro lato è riservato agli ospiti dell’hotel, tuttavia chi non alloggia allo Sveti Amman può prendere dei lettini, pagando una resort fee di circa 200 Euro al giorno (due lettini ed ombrellone, il minimo per una famiglia con due bambini), per avere il privilegio di dividere la spiaggia con pochissimi eletti (ci sono una decina di ombrelloni in tutta la spiaggia, distanziatissimi).
Allo stesso prezzo si possono poi prendere dei lettini nella vicina spiaggia della Regina, ancora più bella ed esclusiva. La si raggiunge con una breve passeggiata dalla spiaggia principale, attraversando una pineta. Alle spalle della spiaggia ci sono solo i curatissimi giardini dell’hotel Villa Milocer https://www.aman.com/resorts/aman-sveti-stefan/villa-milocer
Tutte le spiagge di Sveti Stefan sono di sabbia, quella di Milocer è di un bellissimo color rosa. Il mare è pulitissimo e trasparente, i costi sono da resort esclusivo.
Sempre in zona, altrettanto bella ma più accessibile, è la spiaggia di Drobni Pijesak. La si raggiunge percorrendo la strada costiera verso sud, appena dopo Sveti Stefan. È una spiaggia di piccoli ciottoli bianchissimi, con mare cristallino e sfondo di vegetazione mediterranea. Qui non ci sono costruzioni, solo un piccolo ristorante all’ingresso della spiaggia che gestisce anche i pochissimi posti auto disponibili, meglio arrivare presto per assicurarsene uno ed evitare di parcheggiare sulla ripida strada.
Ad un costo ragionevole si possono poi prendere dei comodi baldacchini, ben distanziati tra loro. La zona libera della spiaggia è più affollata, ma comunque godibile. È forse la spiaggia più bella della costa, dopo Sveti Stefan e la nostra preferita.
Abbiamo anche trascorso un paio di serate a Budva. La città vecchia, all'interno della mura, è molto carina (una Kotor in formato ridotto), ma molto affollata. Per cenare potete andare al ristorante della cittadella, più tranquillo e con una bella vista sulla baia, magari dopo aver visitato la piccola biblioteca con le sue mappe antiche.
La città moderna è invece caotica e rumorosa, da evitare.
DAY 13 -15 Dubrovnik
La città vecchia di Dubrovnik, con le sue possenti mura ed i bellissimi palazzi in pietra bianca ha un fascino irresistibile. E’ interamente pedonale e quindi perfetta per i bambini. ci si può limitare ad una breve visita o tornarci infinite volte, non si finisce mai di scoprirla.
Elio si è particolarmente divertito nelle prigioni del Palazzo del Rettore. Filippo ha apprezzato la piccola esposizione open air di sculture, nella navata di una chiesa diroccata.
Il giro delle mura non è adatto ai bambini e d’estate può fare molto caldo, meglio girovagare nelle stradine a ridosso dei bastioni, che sono ombreggiate.
Percorrendole dal lato del mare in un paio di punti potete uscire dalle mura e scendere ai piedi dei bastioni. Qui ci sono dei piccoli bar (Buza e Buza II) ed e possibile fare una nuotata nel mare cristallino sotto le mura. L’hanno fatto anche Elio e Filippo, equipaggiati di braccioli. Da non perdere.
Anche a Dubrovnik, come a Kotor, bisogna alloggiare all'interno delle mura per godersi appieno la città. Ci sono tantissimi appartamenti di charme che rispetto agli hotel hanno un migliore rapporto qualità prezzo.
In città ci sono tantissimi ristoranti, alcuni originali e raffinati. Dopo diversi giorni di gustosa, ma semplice e monotona, cucina Montenegrina e bosniaca, li abbiamo apprezzati.
Tra quelli provati ci sono piaciuti l’ottimo Bota Sare, ristorante giapponese e Oyster bar https://www.bota-sare.hr/en ed il Taj Mahal, che ha dispetto del nome è un bistrò bosniaco di qualità https://www.tajmahal-dubrovnik.com