top of page

Giugno 2013

CUBA con bambini/ due settimane on the road

I cubani adorano i bambini ed i bambini adorano Cuba, la sua atmosfera rilassata ed accogliente. Per un viaggio con bambini fuori Europa, Cuba è certamente una delle mete più indicate: assenza di criminalità, di malattie e di traffico. Non ci sono parchi a tema, negozi di giocattoli e sale giochi, ma le occasioni di divertimento per i piccoli non mancano, sono più autentiche e meno orientate al consumo

Havana-con-bambini.jpg
Havana-in-famiglia.jpg

Cosa vedere e cosa fare

Il mare color smeraldo e le spiagge di sabbia bianca e finissima sono perfette per divertirsi coi bambini. Cuba ha però molto altro da offrire e rinchiudersi in un resort è certamente una scelta sbagliatissima. 
Noi abbiamo esplorato la parte settentrionale dell’Isola, la più interessante, per poi rilassarci all’ombra delle palme di Cayo Coco.

DAY 1 to 5 - Havana

La città vecchia, con le sue strade lastricate, i suoi abitanti variopinti, le musiche, gli attori di strada, gli scolari in uniforme, è un immenso parco giochi dove correre, divertirsi e conoscere persone. I cubani adorano i bambini e capita spesso di essere fermati per un complimento, un saluto, una conversazione.  


In 5 giorni l’abbiamo esplorata a fondo, ecco alcuni luoghi che possono interessare i bambini:


La Camara Oscura: si trova in cima ad una torre in Plaza Vieja. Nella stanza buia un gioco di specchi e lenti proietta immagini dell'Avana a 360°.  Sono 2 CUC spesi bene.


Il Castillo della Real Fuerza, piccola fortezza del ‘500 che si affaccia sul mare, nella piazza De Armas. Ci sono diversi cannoni ed un piccolo museo della navigazione, con miniature di navi ed altri reperti di epoca piratesca.
Il Castillo è famoso per la sua "Giraldilla", una banderuola in bronzo oggi visibile sulle etichette del rum Havana Club. Alle 21.00 si può assistere al cambio della guardia e allo sparo del cannone. 


Il Museo della Rivoluzione imperdibile per i grandi anche se datato. L’esterno è interessante anche per i bambini, con aerei, carri armati ed auto d’epoca.


Coche Mambi, dietro il convento di San Francesco (anche questo molto bello), vagone treno usato dal presidente cubano nel 1912, con sala da pranzo, ufficio, camera del presidente, dei bambini etc..... 


Per una pausa tra piante e pavoni che girano liberi, c’è il cortile ombreggiato dell’Hotel Conde de Villanueva. È un bel palazzo storico dove, per i più grandi, c’è anche un eccellente negozio di sigari.

Havana-in-famiglia-pavone.jpg
che-guevara-cuba-con-bambini.jpg

DAY 5-6 Cienfuegos

In circa 3 ore di viaggio verso sud, percorrendo l’autopista 1 ed attraversando villaggi fuori dal tempo tra carretti, uomini a cavallo e vecchi camion, si raggiunge Cienfuegos, cittadina sul mare, fondata da coloni francesi nel 1819.

Oggi patrimonio dell’Unesco, la cittadina deve la sua fortuna alle piantagioni di zucchero ed ai commerci di caffè e tabacco. Il centro è caratterizzato da un colorato stile neoclassico con bei porticati a colonne. 


Il cuore della città è il Parque José Martì, dove i bambini giocano a pallone mentre le bambine fanno lezione di danza. Sul parco si affacciano stupendi palazzi ottocenteschi ed il teatro Tomàs Terry. Lo abbiamo trovato aperto e ne abbiamo approfittato per giocare sul palco ed esplorare i balconcini e le quinte.


La sera abbiamo passeggiato dal centro in direzione di Punta Gorda, la lingua di terra che taglia la baia di Cienfuegos.  Qui l’architettura cambia e spazia dalle villette moderniste degli anni ’50 ai palazzi in stile moresco degli anni ‘20. Punta Gorda è molto suggestiva al tramonto ed i migliori ristoranti si trovano in questa zona. 

Cienfuegos-con-i-piccoli.jpg
Cienfuegos-con-i-piccoli.jpg

DAY 6-9 Trinidad

Ad un ora da Cienfuegos, proseguendo verso sud, c’è Trinidad, bellissima cittadina coloniale, patrimonio dell’Unesco. 
Vivacissima e colorata è un gioiello di architettura coloniale con calessi e cavalli che girano per le stradine ciottolate (passeggini inutilizzabili). Sembra di fare un salto indietro nel tempo ed ogni strada è una scoperta.


Il bel giardino di Plaza Major è nel cuore della città ed è il punto di partenza per esplorare i suoi musei e le sue belle chiese. La più interessante per i bambini è la Casa Tempio de Santeria Yemayà, curiosa e un po’ misteriosa.


Alloggiavamo in una casa coloniale del centro e dopo cena Filippo si è divertito a giocare in strada con i bambini delle case vicine. La sera siamo anche stati alla centralissima Casa della Musica dove si può ascoltare salsa, ballare e rinfrescarsi con un mojito o un succo, seduti ai tavolini del dehors.

Manaca Iznaga
Da Trinidad si può raggiungere in pochi minuti l’(ex) piantagione di zucchero di Manaca Iznaga (da Pedro Inznaga, mercante di schiavi che l’acquistò nel 1795) . È un luogo interessante anche per i bambini, si vedono animali da fattoria, si può salire sulla torre che veniva usata per sorvegliare il lavoro nei campi e mangiare nel ristorante ricavato dall’ex casa padronale. Delizioso e rinfrescante il guarapo, succo di canna da zucchero estratto al momento con un vecchio macchinario. 

 

Trinidad-con-bambini.jpg
Cayo-coco-con-bambini.jpg

DAY 9 -13 Cayo Coco

L’isola di Cayo Coco è rimasta quasi disabitata fino agli anni ’90, quando le mangrovie sono state rimosse per far spazio ai resorts e il Cayo  è stato collegato alla terraferma con una strada rialzata.  Il mare è meraviglioso, color turchese, caldo e trasparente, cosi come le spiagge di sabbia soffice e bianchissima.  


I resort hanno poco di cubano, gli ospiti sono tutti stranieri e la cucina dei ristoranti è internazionale, ma dopo diversi giorni di viaggio un po’ di relax tra piscine e spiaggia non guasta. 


Fuori dal perimetro degli alberghi le mangrovie offrono ancora un’ambiente ideale alla riproduzione delle zanzare, dopo il tramonto è meglio cospargersi di antizanzare. 

Day 13 -14 Santa Clara

Santa Clara è più coinvolgente per i grandi, specialmente i luoghi della rivoluzione, come il museo del Che ed il treno blindato. Il centro è carino per una passeggiata e c’è una bella gelateria Coppelia,  dove riposarsi e rinfrescarsi nel bel dehors ombreggiato. 


Per raggiungere il mausoleo di Che Guevara dal centro si può prendere un “coche de caballo”, più divertente e riposante per i bambini della lunga camminata.
 

Cuba Cayo-Coco-con-piccoli.jpg
Cayo-Coco-con-bambini.jpg

Dove Mangiare

I ristoranti dell’Havana sono sempre felici di accogliere i bambini. Quelli a gestione statale del centro si trovano spesso in splendidi edifici d’epoca con alti soffitti. 


La cucina in genere non è entusiasmante, i piatti sono semplici, senza sorprese. Perfetti per i bambini, un po’ meno per i genitori più esigenti. Una piacevole eccezione è la Cocina de Lilliam che propone una cucina cubana più raffinata. Si trova a Miramar, nel quartiere delle ambasciate.


In centro ci sono tanti piccoli negozi che vendono frutta, verdura e bibite. L’offerta è poco varia ed i negozi non brillano per arredi e pulizia (sono delle stanze spoglie con scaffali). 


Ci sono poi alcuni supermercati in stile occidentale dove si possono trovare biscotti, pannolini (questi anche in Farmacia), omogeneizzati: 70 y 3, Paseo, Comodoro. 

Dove Sistemarsi

Ci sono tre tipi di alloggio a Cuba: le casas particulares, i boutique hotel storici dell’Habaguanex (nelle città principali) e gli hotel nelle catene internazionali, nelle località di mare e nelle città.


Li abbiamo provati tutti: boutique hotel storici a l’Havana, Cienfuegos e Santa Clara, casa particular a Trinidad e resort a Cayo Coco.


Gli hotel dell’Habaguanex sono ospitati in splendidi palazzi storici e sono luoghi di fascino. I proventi vengono impiegati in opere di valorizzazione e recupero del patrimonio architettonico cubano.  Sono dotati di ascensori e di tutte le comodità di cui una famiglia ha bisogno. Molti hanno la piscina, utile per rinfrescarsi nelle torride giornate cubane. 


Le casas particulares variano molto. Si passa dalla dimora storica arredata con gusto alla stanzetta spartana. E’ un’esperienza da fare almeno una volta nel corso del viaggio per conoscere meglio i cubani. Alcune case sono gestite ed abitate da famiglie con bambini, cosi anche i piccoli possono farsi nuovi amici. Filippo ad esempio si è molto divertito con il piccolo Manuel nella bellissima casa coloniale dove abbiamo alloggiato a Trinidad.


Gli hotel delle catene internazionali sono una scelta obbligata in molte località in mare, in particolare nei Cayos. Non sono diversi dai resorts che si trovano sulle coste del Messico o di altre isole caraibiche. Sono comodi e funzionali per trascorrere qualche giorno tra spiaggia e piscina. Da evitare nelle città, dove si possono trovare sistemazioni molto più interessanti negli hotel storici o nelle casas particulares.  

Muoversi

Per esplorare l’isola in libertà serve un’auto. Il viaggio on the road è piacevole, si ammira il paesaggio, si attraversano villaggi, si vedono fattorie, animali, ci si perde e si chiedono indicazioni ai sempre gentilissimi cubani di passaggio. Il traffico è quasi inesistente, le macchine in circolazione a Cuba sono molto poche (perlopiù auto americane anni 50-60). 


Le condizioni delle strade principali sono accettabili, occorre però guidare a velocita moderata e fare attenzione all’asfalto perché le buche sono frequenti. A Cuba non esistono compagnie di noleggio internazionali (Hertz, Avis etc.) ma diverse compagnie statali. 


All’Havana è meglio spostarsi in taxi.  Ci sono quelli ufficiali con tassametro, di solito vecchie auto dell’est Europa o moderne utilitarie asiatiche, e quelli collettivi, senza tassametro, che sono auto americane d’epoca in condizioni più o meno buone. Per quanto possibile abbiamo sempre cercato di prendere i taxi collettivi perché l’esperienza di viaggiare su Dodge e Chevrolet degli anni ‘50-‘60 è parte essenziale di un viaggio a Cuba. Bisogna concordare sul prezzo ad inizio corsa, ma le trattative si concludono velocemente ed i tassisti sono molto corretti e non chiedono mai più di quanto pattuito. Basta fare un cenno alle auto perché’ queste accostino, se libere. 

bottom of page