Ottobre 2015 - 2018
ISRAELE con bambini / da Tel-Aviv ad Eilat
Città cosmopolite, nuove e antichissime, Mar Morto, deserto, street art, barriera corallina. Viaggiare in Israele con i bambini è un’esperienza indimenticabile. I mesi più caldi sono da evitare, ottobre è perfetto. Con Elio e Filippo siamo stati due volte, la prima nel 2015 poi nel 2018
Cosa vedere e cosa fare
Gerusalemme è un luogo affascinante e sconcertante, contesa e divisa in quartieri, è una tappa obbligata per i grandi ma può piacere anche ai viaggiatori più piccoli, con le sue stradine strette, i suk ed i vestiti esotici dei suoi abitanti, la gestualità dei pellegrini…
La città vecchia è tutta pedonale ma con le sue continue scalinate non è adatta ai passeggini, nel caso meglio marsupio o zaino porta bebè.
Particolarmente indicata per i bambini è la Torre di Davide, dove sembra ancora di sentire l’eco delle battaglie tra cavalieri bizantini, crociati e mussulmani, con il suo suggestivo spettacolo Luci e Suoni (https://www.tod.org.il/en/).
Con i bambini è divertente anche avventurarsi nel colorato e affollato Mahane Yehuda Market, nella città nuova. E’ un mercato coperto autentico ma hipster, con tanti ristoranti deliziosi e microbirrifici. Una delle migliori opzioni per mangiare a Gerusalemme.
Mar Morto
La sensazione che si prova facendo il bagno nelle acque del Mar Morto è unica e divertente. Filippo ed Elio si sono divertiti moltissimo, occorre però fare attenzione ed evitare schizzi negli occhi, l’acqua è salatissima. Ein Bokek è la spiaggia migliore dal lato israeliano, ampia, sorvegliata, con grandi teli per l’ombra e docce dal getto fortissimo per rimuovere il sale dalla pelle prima di ripartire. La vista sull’arida sponda giordana è molto bella, specialmente la sera quando le montagne si tingono di rosso.
Masada
Possente fortezza fatta costruire dal re Erode, è il luogo dell’ultima resistenza degli Zeloti prima della diaspora. È molto suggestiva, sia per la sua storia che per la posizione. La vista sul deserto il Mar Morto è mozzafiato. Dall’alto dello sperone di roccia si vedono ancora le tracce degli accampamenti romani, come se il tempo si fosse fermato duemila anni fa. C’è un centro visitatori dove è anche possibile mangiare.
Eilat
È l’unico porto israeliano sul Mar Rosso. Ci si arriva passando il deserto del Neghev, magico da attraversare la sera, quando la luce del tramonto illumina il paesaggio lunare. Ancor più suggestivo la notte, se per raggiungere Eilat scegliete una delle strade secondarie (la 40 per esempio), il silenzio è assoluto e milioni di stelle accendono il cielo.
Eilat è poco frequentata dagli stranieri e forse per questo, nonostante sia moderna e un po’ pacchiana, con i suoi hotel e negozi di catena, ha uno charme tutto suo, di frontiera e molto Israeliano, difficile da descrivere.
Ci sono due bellissime spiagge, che si incontrano guidando per pochi minuti in direzione del Sinai: la Coral Reef Nature Reserve, e la Dolphin Reef.
Alla Coral Reef https://www.parks.org.il/en/, che è una riserva naturale protetta, ben attrezzata e poco affollata ci si può rilassare al sole o all’ombra dei gazebo tra un tuffo e l’altro nel mare cristallino. Si può fare snorkeling lungo la barriera corallina, raggiungibile attraverso comodi moli, adatti anche ai più piccoli. Tantissime le specie di pesci (anche Nemo ed amici), tutte coloratissime.
Alla Dolphin Reef https://www.dolphinreef.co.il/ si può nuotare coi delfini, fare diving (anche senza brevetto, a partire dagli 8 anni d’età). C’è una vera e propria giungla tropicale alle spalle delle spiaggia, una gigantesca casa sull’albero con vasche relax (solo per adulti) e vari pontili da cui osservare (e toccare) i delfini che vivono liberi nell’area.
Per mostrare il reef ai bambini più piccoli che non sanno nuotare c’è poi l’Underwater Observatory Park http://www.coralworld.co.il/en/, un piccolo parco a tema marino con osservatorio subacqueo per passeggiare tra i pesci colorati senza bagnarsi. C’è anche un piccolo sottomarino giallo con chiglia di vetro per navigare sopra i coralli.
La sera si può passeggiare sul lungo mare mescolandosi agli israeliani che fanno shopping e si godono la brezza serale, sorseggiando un succo, un cocktail o fumando pipe ad acqua nei beach bar. Tanti negozi vendono i prodotti Ahava a prezzi Israeliani.
Tel Aviv
Un’ affascinante Miami mediorientale: tutto il centro è stato costruito negli anni ’30 in stile Bauhaus (c’è anche un interessante centro https://www.bauhaus-center.com/ ). A Florentin, Neve Tzedek e nei quartieri adiacenti le case intonacate di bianco, rinnovate o segnate dal tempo, si alternano a negozi, bar e ristoranti alla moda, stencils e murales bellissimi.
Ci sono tanti parchetti attrezzati con aree gioco, sia sullo splendido lungomare sia nei quartieri centrali (molto bello l’ombreggiato Meir Garden). Il mare è cristallino, la spiaggia immensa, godibilissima al tramonto, seduti sulla sabbia o in uno dei tanti beach bar, con la musica che riempie l’aria della sera.
Dove Mangiare
A Tel-Aviv ci sono ristoranti eccezionali adatti anche ai più piccoli, molti si trovano nel quartiere chic di Neve Tzedek, in Shabazi Street e nelle vie adiacenti.
Da menzionare il bistro Popina per i cocktails eccellenti ed il divertente menu, suddiviso per tecniche di cottura. Molto apprezzato anche da Elio e Filippo http://www.popina.co.il/popina-restaurant-tel-aviv/
Ottimi ristoranti si trovano anche nel quartiere di Florentin, più alternativo.
A Gerusalemme sono da provare i tanti ristorantini e lo street food del Mahane Yehuda Market.
Dove Sistemarsi
A Tel Aviv è bello dormire in uno dei boutique hotel di Florentine o Neve Tzedek, per uscire la sera coi bambini senza stressarli con lunghi spostamenti o rientri a notte fonda.
A Gerusalemme gli alloggi della città vecchia non sono adatti alle famiglie, meglio gli hotel appena fuori dalle mura.
Muoversi
Le distanze in Israele sono brevi, per muoversi in autonomia serve un’auto. A Tel Aviv e Gerusalemme meglio camminare o usare il taxi, il parcheggio e’ difficile ed il traffico intenso.
I Miei Libri
Eshkol Nevo, Tre Piani, Neri Pozza, 2017
Eshkol Nevo, La simmetria dei desideri, BEAT, 2010
David Grossman, A un cerbiatto somiglia il mio amore, Mondadori, 2009